Di Terra in Terra Lab
Il progetto Di Terra in Terra Lab si è avviato nel 2018 grazie ad una rete di soggetti territoriali pubblici e privati interessati ad attivare persone in condizione di fragilità economica, attraverso il recupero e valorizzazione di aree verdi.
La finalità è di favorire lo sviluppo di nuove iniziative nel campo dell’agricoltura sociale incentrate sulla produzione ecologica e solidale e il valore terapeutico e di capacitazione del lavoro a contatto con la natura, in grado di generare benefici duraturi per le fasce più fragili della popolazione e la comunità.
I primi territori di sperimentazione sono stati i vigneti di erbaluce biologico dell’Azienda Agricola Ilaria Salvetti di Caluso e un’area verde pubblica del Comune di Castellamonte con la collaborazione e il supporto dell’Associazione La Tartaruga, i Servizi Sociali territoriali CISS 38 di Cuorgnè (TO), la Fondazione di Comunità del Canavese e la San Vincenzo di Castellamonte.
Lo svolgimento del progetto ha visto il coinvolgimento di adulti in difficoltà economica individuati dal CISS38 ed ha portato alla realizzazione di un itinerario didattico tra i vigneti di erbaluce e di un orto-giardino sociale. Gli obiettivi specifici del progetto sono: – migliorare lo stato psico-fisico personale – favorire il reinserimento lavorativo – sviluppare il senso di comunità e mutuo aiuto attraverso il lavoro condiviso a contatto con la terra in contesti produttivi e non.
Nel corso del 2019, le attività ‘targate’ Di Terra In Terra LAB sono proseguite nell’Orto-Giardino Sociale di Castellamonte e si sono estese al territorio di Cuorgnè con l’inaugurazione di un nuovo orto-giardino sociale nell’area dell’ex Istituto Morgando.
L’Orto-Giardino Sociale Di Castellamonte
I beneficiari diretti
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Si tratta di adulti in carico al servizio sociale, con una disoccupazione di lungo periodo, spesso con famiglia a carico. Il fatto di aver sperimentato un inserimento a bassa intensità (10 ore settimanali distribuite su due giorni) in un ambiente protetto (seguiti sempre da un operatore di riferimento, che si occupava della loro formazione esperienziale e svolgeva con essi le attività) ha permesso che si creasse un buon clima di gruppo e di lavoro.
Parallelamente alla formazione esperienziale, i beneficiari coinvolti nel progetto di Castellamonte hanno partecipato a momenti di colloquio e di riflessione rispetto alle tematiche lavorative in relazione alla storia personale, volti a far emergere consapevolezza e competenze, e orientamento rispetto al mondo del lavoro, a partire dalla riscrittura del curriculum vitae.
Impatto qualitativo sul tessuto sociale
Impatto sui beneficiari diretti:
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Nell’Orto-Giardino Sociale di Castellamonte per un giorno a settimana sono coinvolti nelle attività anche un gruppo di pazienti, ospiti del Presidio Socio Assistenziale Torre Srl (ex. Casa Testa) di Torre Canavese, che con la compresenza di un educatore affiancano il gruppo nelle attività.
La vicinanza con utenti psichiatrici ha creato meccanismi virtuosi di solidarietà nei beneficiari del progetto, che venivano riconosciuti come “esperti” del luogo e, conducendo alcune attività, hanno saputo trasferire competenze apprese.
Impatto sulla comunità e l’ambiente:
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Impatto quantitativo sulla comunità
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Il riscontro da parte della comunità locale è considerato un risultato molto importante per il progetto in generale e soprattutto per i beneficiari dei percorsi: lavorare su un terreno rimasto incolto per molto tempo è un’attività difficile anche dal punto di vista motivazionale e l’apprezzamento da parte delle altre persone fornisce un grande ritorno sull’auto-stima e il valore dell’attività svolta.
I residenti hanno apprezzato la rinascita del luogo in chiave agricola e sociale; alcuni si fermano abitualmente a fare i complimenti e a chiacchierare, manifestando il bisogno di un ritorno genuino al contatto con la terra e con le persone.
Nel rafforzare il coinvolgimento della comunità, l’impegno del gruppo di lavoro è stato rivolto alla creazione di relazioni di collaborazione con le organizzazioni del terzo settore già operanti sul territorio, e con alcune imprese. Tra le organizzazioni del terzo settore, si ricorda in particolare: L’Ort d’l Rey, Associazione Parkinsoniani del Canavese, la Scuola della Musica di Castellamonte, Armonicamente Onlus, Volontariato Vincenziano Onlus, Torre SRL e tra le imprese: Vivaio Vallelonga, NovAgri Garden, Franzolin Modelli, Tomaino Graniti, Formento, Panetteria/Pasticceria Goretti.
Il raccolto dell’Orto Giardino Sociale è stato distribuito attraverso l’organizzazione caritativa Volontariato Vincenziano Onlus, presente sul territorio di Castellamonte, a cui si rivolgono le persone in difficoltà economica, per un aiuto diretto al sostegno dei bisogni primari.
L’area dell’Orto Giardino di Castellamonte si trova ai margini della città, nei pressi della zona industriale, per ampliare la portata del progetto, si è proceduto ad una mappatura delle aziende circostanti e sono in via di organizzazione incontri con le varie aziende per spiegare il progetto e sensibilizzarle ad una collaborazione attiva.